lunedì 1 novembre 2010

...dolcetto o scherzetto???

HALLOWEEN...
sarà anche una festa che non appartiene alla nostra tradizione, ma a me entusiasma tantissimo...forse perchè mi piacciono le ambientazioni horror o perchè sono affascinata dalle streghe e dagli spiriti, non so..
Ieri sera, nonostante la mole di lavoro estenuante (per fortuna!!!) eravamo cmq preparati all'assalto dei bambini vestiti nei modi più bizzarri, chi da streghetta, chi da zombie...quello con la maglia di del piero non l'ho proprio capito ;-)
Insomma per evitare ogni sorta di scherzetto mi sono preparata un pò di dolcetti caserecci che qui propongo rigorosamente SENZA GLUTINE!!!
Semplici da preparare anche per una novizia dei fornelli come me!!!


LE LINGUE DI GATTO
Per 4 persone:

50 gr di burro ammorbidito
2 albumi
50 gr di zucchero
50 gr di farina per dolci (MIX C SHAER)
50 gr di mandorle spellate e tritate
la scorza grattuggiata di un limone
un pizzico di sale

Preparazione:

Ricordatevi di accendere il forno per preriscaldarlo a 190 °C.
Montate gli albumi a neve ben ferma con le fruste elettriche, unendo un pizzico di sale: iniziate a frullare a bassa velocità e aumentatela a mano a mano che gli albumi si montano.
Unite agli albumi lo zucchero, la farina setacciata, la scorza di un limone, le mandorle tritate, il burro morbido tagliato a pezzetti e mescolate bene, con un cucchiaio, dal basso verso l'alto.
Preparate una teglia abbastanza grande con un foglio di carta da forno.
Con l'aiuto di una spatola, trasferite il composto in una tasca da pasticcere con una bocchetta piatta e liscia.
Fate scendere il composto sulla teglia dandogli la forma di bastoncini della lunghezza di 7-8 cm tenendoli distanti 3-4 cm l'uno dall'altro, infine appiattiteli con la lama di un coltello o con un cucchiaio, facendoli risultare di 3 cm di laghezza.
Inserite la teglia nel forno già caldo a 190°C per circa 8 minuti finchè i bordi si scuriscono leggermente e al centro risultano dorate e chiare.
Sfornate, staccate i biscotti dalla carta da forno con l'aiuto di una spatolina e lasciateli raffreddare.
Sono squisiti al pomeriggio con un buon thé o caffè, ancor meglio, vista la stagione, con una bella tazza di cioccolata fumante.

Consigli:
Per variare, se avete una tavoletta di cioccolato al latte o leggermente fondente (io consiglio al latte), potete scioglierne 3-4 cubetti a bagno maria e immergere le vostre lingue di gatto fino a metà. Fateli poi asciugare su una gratella e avrete una bella varietà di biscottini classici e bicolor, da servire a merenda per i vostri bimbi oppure, posti in una bella scatolina di latta, possono essere una bella idea regalo quando si vanno a trovare le amiche/gli amici!!


Durante la cottura non distraetevi perchè ogni forno è a sè, potrebbero volerci 1 minuto in più o in meno  seconda del tipo di forno che avete in casa.




venerdì 22 ottobre 2010

oggi in forno...

Questa sera al rientro dal lavoro avevo proprio voglia di dolci...guardo l'ora le 9:30..."bhè dai, ce la posso fare"...e così sia, stasera TORTA BICOLOR

Igredienti:
220 gr di farina Mix C per dolci
125 gr di burro ammorbidito
200 gr di zucchero
175 ml /un bicchiere di latte
4 uova
3 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 bustina di lievito per dolci senza glutine
1 pizzico di sale finissimo

Preparazione:
Accendete il forno per preriscaldarlo a 180°.
Preparate una teglia per torte di quelle apribili, imburratela e versateci sopra dello zucchero fine (tipo zefiro) facendola roteare in maniera che lo zucchero raggiunga ogni spazio della tortiera, poi lasciatela in frigo fino alla fine della preparazione dell'impasto.
Amalgamate i 4 tuorli d'uovo con lo zucchero usando uno sbattitore elettrico, aggiungendo lo zucchero poco per volta.
A parte, lavorate il burro ammorbidito in una terrina con una forchetta in modo da renderlo ancora più morbido, come una crema, per poi aggiungerlo ai tuorli d'uovo amalgamando per un paio di minuti.
Aggiungete la farina un cucchiaio alla volta amalgamando bene ogni volta prima di aggiungere dell'altra farina; quando il composto inizia ad indurirsi, aggiungete poco alla volta anche il latte e infine il lievito.
In una terrina abbastanza grande aggiungere un pizzico di sale ai 4 albumi e montate a neve gli stessi partendo con la velocità più bassa dello sbattittore, aumentandola a mano a mano che gli albumi si montano.
Una volta montati gli albumi unirli al composto di tuorli, zucchero, farina, lievito, burro, mescolando con un cucchiaio, a mano, dal basso verso l'alto pazientemente finchè il composto non sia perfettamente amalgamato.
Ora, versate metà dell'impasto in un'altra terrina nella quale poi aggiungerete 4 cucchiai di cacao amaro setacciato e amalgamate con un cucchiaio, pazientemente, finchè il composto risulti tutto dello stesso colore.
Togliete la tortiera dal frigo e versate il composto al cacao sulla base, spalmandolo per coprire tutta la base, versare sopra l'altra parte del composto.
Cuocete nel forno preriscaldato a 180° ventilato per 35 minuti circa.

P.S.
-Se avete paura che la farina formi dei grumi potete setacciarla, io all'inizio lo facevo ora non più, basta metterne poca per volta e poi amalgamarla, poi aggiungerne ancora un cucchiaio e amalgamare e così via.
-Io uso lievito per dolci Easyglut della ditta Pedon che trovo facilmente al Bennet, 1 bustina = 16 gr


mmmmhhhhh.....BUON APPETIT!!

A presto pubblicherò anche le foto..

sabato 9 ottobre 2010

cosa bolle in pentola...

La cucina...il cibo...ehhh l'altra mia grande passione/ossessione. Peccato però che odio fare la spesa al supermercato percui 9 volte su 10, mi ritrovo a fissare i resti che giacciono sui ripiani del frigorifero, pensando cosa poterne fare...forse questo allenamento mi è servito per diventare poi una discreta cuoca (di casa).

Visto che da poco ho sperimentato la cucina messicana propongo alcune delle ricette che mi sono piaciute di più...e rigorosamente SENZA GLUTINE!!Per i fortunati celiaci, come la sottoscritta.
Più avanti approfondirò anche la mia vita senza glutine...che non è affatto tragica come alcuni pensano...anzi per sfatare le dicerie e i pregiudizi contro l'intolleranza al glutine inserirò sempre e soltanto ricette SENZA GLUTINE...che ogni giorno cucino a tutta la mia famiglia, durante le feste agli amici, e in alcune occasioni anche ad alcuni clienti.

oggi bolle in pentola...

Enchiladas  

Tipo di piatto : secondo
Numero di persone : 4
Preparazione : 40 min
cottura : 35 min
Costo : Economico
Origine : Messico
Difficoltà : Media
 
 Ingredienti della ricetta:
- 8 tortillas (crèpe di mais)
- 600 g di carne macinata
- 200 g di formaggio grattugiato
- 4 pomodori
- 2 cipolle
- 1 peperone
- 2 spicchi di aglio
- 1 barattolo di concentrato di pomodoro (140 g)
- 2 c. di zucchero
- olio piccante
- prezzemolo, origano
- sale, pepe
 
Ricetta Enchiladas:
Preparare il sugo: soffriggere la carne macinata con l'aglio in una padella con un po' di olio.
Aggiungere il concentrato di pomodoro e un po' d'acqua. Mescolare e aggiungere lo zucchero, il sale, il pepe e un po' di olio piccante. Coprire con un coperchio e lasciar cucinare a fuoco lento per circa 5 minuti.
In un'altra padella, soffriggere la cipolla e l'altro spicchio d'aglio. Aggiungere il peperone tagliato a dadini, i pomodori, il prezzemolo, l'origano, sale e pepe. Lasciar cucinare per una decina di minuti, poi aggiungere la carne.
Aggiungere la salsa di pomodoro nella seconda padella e mescolare bene.
Inburrare un piatto da forno. Riempire ogni crepe di mais con un po' della preparazione a base di carne e arrorolarla, per poi sistemarla nel piatto, una accanto all'altra. Versare il resto della salsa sopra le crèpes di mais e cospargerle con il formaggio grattugiato. Infornare a 220° (termostato 7-8), per 10-15 minuti e servire con un contorno di guacamole.

Ci sono fatti che non possono essere ignorati...

 (ANSA) - ROMA, 9 OTT - Quattro militari italiani sono stati uccisi in Afghanistan, un altro e' rimasto ferito gravemente in un'imboscata nella Valle del Gulistan. I militari stavano rientrando da una missione nella provincia di Farah. Ci sarebbe stato sia un attacco con colpi di arma da fuoco, sia l'esplosione di un ordigno. Lo si apprende da fonti del Ministero della Difesa.

lunedì 4 ottobre 2010

Scaldiamoci un pò

http://youtu.be/zQxLiKLoIZQ

Erykah Badu sicuramente si colloca ai primi posti della mia classifica musicale
che varia a seconda dell'umore, in questa serata fredda e piovosa, dopo aver sclerato un paio d'ore al pc,
non mi rimane altro che scaldarmi un pò l'anima con la sua bella musica.
                                    

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Go to fullsize imageCon cinque album all’attivo in quasi quindici anni di carriera, più una trasversale e ramificata genealogia di produzioni, partecipazioni e apparizioni, Erica Abi Wright, meglio nota come Erykah Badu, è una delle artiste black più rappresentative nella storia della musica d’autore contemporanea.
Una cantante in grado di sintetizzare efficacemente lo scat malinconico, ebbro e irregolare di una Billie Holiday, l’acerba, conturbante, capricciosa sensualità d’una Diana Ross o quella più sfrontata di Chaka Khan, i vocalismi ibridi (hip-hop, nu-soul, reggae) di una Aaliyah o d’una Lauryn Hill.
Un’autrice capace di amalgamare mezzo secolo di musica nera attraverso gli standard jazz-blues degli anni Quaranta, il soul impegnato di Marvin Gaye, quello romantico ed elegante di Stevie Wonder, il funk impetuoso della blackexploitation, il nu-soul di D’Angelo e il rap strumentale dei Roots, fino alle contaminazioni con la musica dub, con quella psichedelica o ambientale. Un’icona che, malgrado gli stereotipi della black fashion imperanti su Mtv, battezza un modello estetico inedito e spregiudicato, costruito sull’espressività di un look tanto eccentrico quanto ricercato e lo sfoggio di una femminilità impellente e genuina che è l’efficace controparte del proprio stile musicale. A cominciare dal design cangiante e citazionista del suo abbigliamento: enormi turbanti, tuniche regali, fiammanti ed esotiche che omaggiano le sacerdotesse africane e la maestà di Nefertiti, i buffi completini alla Eartha Kitt o le spinte mìse da foxy mama anni Settanta. Per finire con una vita pubblica e privata votata all’indipendenza coniugale e sentimentale e sottolineata da un costante elogio alla maternità (la Badu ha avuto tre figli da tre uomini diversi e senza essere mai stata sposata con nessuno dei tre).

Nata a Dallas nel 1971, cresce insieme a un fratello e a una sorella allevata dalla nonna materna. La madre è un’attrice teatrale che per mantenere la famiglia deve impegnarsi in continue tournée in giro per gli Stati Uniti e il padre l’ha conosciuto appena prima che questi decidesse di abbandonare la famiglia al suo destino. È in questo mondo dominato da donne forti e indipendenti, in questo affettuoso e creativo matriarcato che Erykah abbraccia una morale ricorrente nella sua vita e nella sua musica: che gli uomini possono essere inaffidabili, che il distacco e il cambiamento, per quanto dolorosi, sono necessari e che, alla fine della fiera, si può solo contare su se stesse.
È una bambina precoce: a quattro anni è già sul palco del Dallas Theatre Centre a cantare e a ballare insieme alla madre, alla scuola elementare si cimenta con la pittura, la danza e il canto, a 14 esplode l’hip-hop e lei se ne innamora, diventando dj e free-styler per una radio locale (in un duo d’eccezione: i beat glieli forniva il futuro astro del jazz Roy A. Hargrove). Diplomatasi in arti visive, intenzionata a seguire le orme della madre, frequenta una scuola di teatro. Ancora non lo sa, ma sarà la musica il palcoscenico della sua vita. Quando irrompe sulla scena, verso la metà degli anni Novanta, l’ r’n’b sembra ormai appannaggio di dive “candeggiate” come Whitney Houston o Mariah Carey.

E l’impatto di questa ventenne - che qualche anno prima, come tutti i grandi ribelli del passato da Elijah Muhammad a Malcom X, da Kareem Abdul-Jabbar a Muhammed Alì, ha cambiato il suo nome da nome da schiava in quello che conosciamo - sul pantheon clintoniano della correttezza politica è di quelli da non sottovalutare.


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Gli altri componenti della famiglia...

Sarebbe estremamente ingiusto non presentare anche i "cuginetti" di Tommy...

Ciao! Io sono Sophie, in questa foto sono appena arrivata a casa dei miei nuovi padroncini...Sono un pochino sporca e arruffata perchè i miei genitori non si occupavano molto di me, ma sono sicura che i miei nuovi padroncini sapranno darmi tutte le attenzioni e le coccole di cui ho bisogno...ed è ovvio che io ricambierò con una valanga di bacetti e leccate.
Sono un pò birichina, così dicono, ma i miei padroncini non riescono proprio a capire che io, i bisognini, li ho sempre fatti dove mi pareva...ora, proprio non capisco, dove li devo fare!!
Sul tappeto in salotto?...no. Sul copriletto?..ehm, mi sembra di aver capito di no!
Ah! nemmeno sul divano...ma allora io
DOVE LA FACCIO??
Vabbè, prima o poi me lo faranno capire!!!
Per intanto, qui stò proprio bene, mi sono subito adattata e ora sono pronta a fare la padrona di casa, i miei compiti sono:
  • controllare dove va la mia padroncina Pier;

  • mangiare tutta la pappa che mi viene data;

  • elemosinare qualche sfizio durante l'ora del pranzo e della cena dei miei padroncini;

  • fare le feste a chiunque entri in casa;

  • tenere fuori dai piedi abbaiando come un ossesso, chi si aggira fuori dal cortile;

  • rincorrere gatti randagi che si aggirano nel cortile;

  • fare tanti pisolini sul cuscino dei miei padroncini;

  • rubare tutti i calzini e le ciabatte che girano abbandonate per casa;
Bèh, direi che ho il mio bel dafare!
Quindi vi saluto e continuo la mia pesante giornata di lavoro!
bauuuuuuuuuuuu (ciao)


domenica 3 ottobre 2010

Gattomania


Tanto per incominciare,
mi sembra doveroso mostrare
la parte gattofila che c'è in me...
quindi presento  Tommy
il mio inseparabile micione!!!




Nel 2004 realizzammo di sentire la mancanza di un batuffolo di pelo che girasse per casa,
con cui condividere il divano, il letto...e il pollo arrosto!!!
E' bastato un giro di voce in paese, ed eccola lì,
la cucciolata di una bellissima gatta di razza certosino...
ed è stato amore a prima vista. 
La prima volta che ti abbiamo visto
eri immerso in un cestino pieno di paglia accoccolato alla tua mamma.
Che tentazione, ti avrei portato via insieme alla tua sorellina e al tuo fratellino,
ma eri ancora troppo piccolo...
Dopo pochi mesi la nostra casa era pronta ad accoglierti con lettiera,
ciotole, grattatoio, cuccia, palline e giochini vari!!!
E ora dopo 6 anni non potremmo proprio fare a meno di te!!

Guardare un gatto è come guarda il fuoco, si rimane sempre incantati.
Giorgio Celli

Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola.
Jules Verne

Uno scrittore senza un gatto è inconcepibile. Certo è una scelta perversa,poiché sarebbe più semplice scrivere con un bufalo nella stanza piuttosto che con un gatto. Si accucciano tra i vostri appunti, mordicchiano le penne e camminano sui tasti della macchina da scrivere.
Barbara Holland

Un gatto è bellissimo da una certa distanza: visto da vicino è un'inesauribile fonte di meraviglia.
Pam Brown


Il gatto è imprevedibile ed ammaliante come un'orchidea selvaggia.
Stanislao Nievo


Il gatto è un lembo di notte arrotolato sullo spigolo di un tetto.
Antonio Casanova